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Le 6 posizioni in cui dormiamo: cosa rivelano su di noi secondo gli esperti

Le posizioni in cui dormiamo rivelano molto in merito alla nostra personalità e al nostro benessere psicofisico. Ogni notte, quando ci abbandoniamo al sonno, assumiamo inconsciamente posture che mostrano aspetti nascosti del nostro carattere e delle nostre emozioni.  

Secondo diversi studi nel campo della psicologia del sonno, la posizione che scegliamo per dormire non è casuale ma rispecchia tratti profondi della nostra personalità. Dalla classica posizione fetale all’insolita “a stella marina”, ogni posizione del sonno è una trasposizione fisica del nostro mondo interiore.  

In questo articolo esploreremo le sei principali posizioni in cui dormiamo, cosa significano secondo gli esperti e come possono influenzare la qualità del nostro riposo.

Le posizioni del sonno: una finestra sulla personalità

Le posizioni in cui dormiamo sono così radicate nella nostra vita che raramente riflettiamo sul loro significato. Eppure, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience and Psychology, la posizione che assumiamo durante il sonno può rivelare aspetti nascosti della nostra personalità. 

Il professor Chris Idzikowski, direttore del Sleep Assessment and Advisory Service del Regno Unito, autore di una delle ricerche più citate in questo campo, nella quale si stabiliscono correlazioni tra posizioni sonno e tratti caratteriali, dice: “Le posizioni del sonno non sono casuali ma riflettono il modo in cui il nostro cervello elabora le esperienze quotidiane e gestisce le emozioni”, afferma Idzikowski. La connessione tra posizioni del sonno e psiche è stata studiata in maniera approfondita negli ultimi anni, rivelando correlazioni sorprendenti tra come dormiamo e chi siamo. 

Non è solo questione di personalità: le posizioni in cui dormiamo influenzano direttamente la qualità del riposo e possono avere impatti significativi sulla nostra salute fisica. Dalla respirazione alla circolazione sanguigna, dalla pressione sulle articolazioni al rilassamento muscolare, ogni posizione comporta vantaggi e svantaggi che meritano di essere conosciuti.

Posizione fetale: la più comune e cosa rivela

La posizione fetale, in cui si dorme su un fianco con le ginocchia piegate verso il petto, è la più diffusa tra le posizioni sonno. Secondo la ricerca di Idzikowski, circa il 41% delle persone preferisce questa posizione. Questa posizione ci riporta alla sensazione di sicurezza e protezione che sperimentavamo nel grembo materno. 

Gli psicologi suggeriscono che chi dorme in posizione fetale tende ad avere una personalità apparentemente dura all’esterno ma sensibile e vulnerabile all’interno. Il Dottor Michael Breus, psicologo clinico e specialista certificato in medicina del sonno, noto come “The Sleep Doctor“, spiega: “È la posizione di chi cerca comfort e protezione durante il sonno. Rivela una persona che potrebbe apparire forte nella vita quotidiana ma che ha bisogno di sentirsi al sicuro quando abbassa le difese”

Dal punto di vista fisico, dormire in posizione fetale presenta vantaggi significativi: riduce il reflusso gastroesofageo, migliora la circolazione e, se adottata sul lato sinistro, può alleviare la pressione sul fegato. Tuttavia, se troppo contratta, questa posizione può causare indolenzimento articolare e limitare la respirazione profonda. 

Per migliorare il comfort notturno quando si dorme in questa posizione, potrebbe essere utile utilizzare un cuscino ergonomico che mantenga allineata la colonna vertebrale e posizionare un piccolo cuscino tra le ginocchia per ridurre la pressione sull’anca.

Supini: dormire sulla schiena e i suoi significati nascosti 

Dormire supini, cioè sulla schiena, è considerato dagli esperti di medicina del sonno la posizione ideale per mantenere la colonna vertebrale in allineamento naturale. Questa posizione in cui dormiamo viene scelta abitualmente da circa il 20% della popolazione e, secondo gli studi condotti dalla National Sleep Foundation, è associata a personalità sicure di sé e con un forte senso di autostima. 

“Chi dorme supino tende ad avere una personalità aperta e diretta”, afferma la dottoressa Shelby Harris, psicologa comportamentale specializzata in medicina del sonno. “Queste persone affrontano i problemi ‘a viso aperto’ e raramente si nascondono dietro maschere sociali.”  Dal punto di vista della salute, dormire sulla schiena aiuta a prevenire le rughe facciali, poiché il viso non è premuto contro il cuscino. Inoltre, distribuisce uniformemente il peso corporeo, riducendo i punti di pressione. Tuttavia, questa posizione può accentuare i problemi di russamento e apnea notturna, come dimostrato da una ricerca pubblicata su Sleep Medicine Reviews, poiché la lingua può ricadere indietro ostruendo parzialmente le vie respiratorie.

Proni: i rischi e i benefici di dormire a pancia in giù 

Dormire proni, o a pancia in giù, è la scelta di circa il 16% della popolazione. Questa posizione in cui dormiamo è considerata la meno consigliabile dagli esperti del sonno, ma continua ad essere preferita da molte persone. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Physical Therapy Science, chi dorme in questa posizione tende ad avere una personalità audace, impulsiva e a volte testarda. 

Il Dottor Andrew Varga, neuroscienziato e medico del sonno presso il Mount Sinai Health System di New York, spiega: “Dormire a pancia in giù richiede una rotazione del collo di quasi 90 gradi per respirare. Questo crea una torsione innaturale della colonna vertebrale che, nel lungo periodo, può portare a problemi cervicali significativi.” Non sorprende che questa sia la posizione del sonno associata al maggior numero di risvegli notturni e dolori mattutini. 

Nonostante i rischi, dormire proni offre alcuni vantaggi: riduce significativamente il russamento e può alleviare alcuni sintomi dell’apnea notturna, come evidenziato da uno studio dell’American Academy of Sleep Medicine. Inoltre, alcune persone con problemi digestivi riportano benefici dormendo in questa posizione. 

Se proprio non potete rinunciare a dormire proni, gli esperti consigliano di utilizzare un cuscino molto sottile o addirittura di dormire senza cuscino per minimizzare la torsione del collo. Posizionare un piccolo cuscino sotto l’area pelvica può ridurre la pressione sulla colonna lombare. 

Le posizioni sonno meno comuni: cosa significano secondo gli esperti 

Oltre alle tre posizioni principali, esistono varianti e posizioni in cui dormiamo meno comuni che meritano attenzione. Tra queste, troviamo la posizione “a stella marina” (supini con braccia e gambe aperte), la posizione “del soldato” (supini con braccia distese lungo i fianchi) e la posizione “a tronco” (di lato con braccia distese davanti). 

La posizione “a stella marina”, adottata da circa il 5% della popolazione, secondo la ricerca del British Sleep Council, “rivela una personalità aperta all’ascolto e socievole, ma anche bisognosa dei propri spazi personali”. Chi dorme in questa posizione tende ad essere un buon amico, ma necessita di momenti di solitudine per ricaricarsi. 

La posizione “del soldato” è associata a persone riservate, disciplinate e con elevati standard personali. Questi individui tendono ad essere metodici nella vita quotidiana e a preferire routine ben strutturate. Dal punto di vista fisico, questa posizione offre buon supporto alla colonna vertebrale ma, come altre posizioni supine, può accentuare i problemi di russamento. 

La posizione “a tronco” è spesso adottata da persone socievoli ma caute nelle nuove relazioni. Questi individui tendono ad aprirsi gradualmente agli altri e a mantenere un piccolo ma solido gruppo di amicizie. 

Come scegliere il materasso e il cuscino giusto per la tua posizione preferita

Scegliere il supporto giusto in base alle posizioni in cui si dorme è fondamentale per un riposo ottimale. Secondo le linee guida della American Chiropractic Association, chi dorme in posizione fetale beneficia di materassi mediamente morbidi, che si adattano alle curve naturali del corpo. Un cuscino di media altezza aiuta a mantenere la colonna cervicale allineata con il resto della colonna vertebrale. 

Per chi dorme supino, i materassi a media rigidità offrono il miglior supporto, mentre il cuscino dovrebbe essere piuttosto basso per evitare di flettere eccessivamente il collo. Chi dorme prono invece necessita di materassi piuttosto fermi e cuscini molto sottili o addirittura potrebbe considerare di dormire senza cuscino, come suggerito dalla National Sleep Foundation. 

Nella scelta del materasso, è bene considerare anche i materiali: memory foam, lattice, molle insacchettate o materiali ibridi offrono diverse sensazioni di supporto e di dispersione del calore. 

Conclusioni: ascoltare il corpo per un sonno migliore

Le posizioni in cui dormiamo raccontano molto di noi e della nostra personalità, ma la scelta più importante rimane quella che garantisce un riposo rigenerante. Gli esperti concordano sul fatto che non esiste una posizione universalmente corretta, ma piuttosto una posizione ideale per ciascun individuo in base alla propria conformazione fisica e alle proprie esigenze di salute. 

Se vi svegliate spesso con dolori al collo, alla schiena o alle articolazioni, potrebbe essere il momento di rivalutare la vostra posizione abituale o il supporto su cui dormite. In alcuni casi, piccoli accorgimenti come l’uso di cuscini supplementari strategicamente posizionati possono fare una grande differenza. 

Ricordate che la qualità del sonno influenza direttamente la qualità della vita. Investire in un buon sistema letto, composto da materasso e guanciale di qualità come quelli offerti da Possedoni, non è quindi un lusso ma una necessità per il nostro benessere quotidiano. Perché un buon sonno, nella posizione giusta, è il fondamento di una vita sana e attiva. 

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